Il registro delle voci maschili comprende, dalla voce più acuta a quella invece più grave, il tenore, il baritono e il basso (precisiamo inoltre che esso è un'ottava sotto rispetto al registro delle voci femminili).

Dunque il tenore è la voce più acuta (dal latino "teno" ossia "far durare"), quella voce che è stata convenzionalmente suddivisa in ulteriori tipologie: vi è il tenore lirico dalla voce calda, il tenore leggero che si lascia andare al virtuosismo, il tenore drammatico detto anche di forza il cui timbro appare scuro e il volume si mostra intenso. Il tenore lirico spinto possiede una voce provvista di maggior volume.

A seguire, il baritono indica quella voce maschile che si frappone tra tenore e basso: anche in questo caso possiamo indicare diverse tipologie come il baritono lirico, il baritono leggero, il basso-baritono e il baritono drammatico. Il primo rappresenta una voce calda ed elegante, così come quella del secondo, agile ma dal volume non proprio esteso.

Il basso-baritono emette facilmente i suoni gravi soprattutto per via del timbro scuro (comunque più chiaro rispetto a quanto si possa dire del basso) che riscontriamo anche nel baritono drammatico con una voce piena e dal volume intenso.

La voce maschile più grave è il basso: il basso-cantante è la tipologia che comprende la maggior parte delle voci del basso e che si dimostra più acuta in confronto a quella del basso profondo, dalla voce molto grave; il basso leggero altrimenti detto buffo possiede una voce agile e viene spesso utilizzata nel repertorio comico.